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Trekking alle Cinque Terre. Diario di viaggio


Viaggio padre-figlio. Partenza in treno alle 6:50 da Roma Termini. Arrivo a La Spezia alle 10:40 e

cambio per giungere a Riomaggiore alle 11:20. Nel giro di cinque ore si passa dalla grande metropoli, al Parco Nazionale più piccolo d’Italia, ma anche maggiormente popolato, riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, dove mare e montagna sembrano formare un tutt’uno. Il tempo di richiedere un po’ di informazioni, di cercare una camera per la notte, e poi via, si parte, perché la consapevolezza che saranno tre giorni di cammino molto intensi è fortissima. Scegliere un percorso non è mai facile, soprattutto in un territorio che presenta molte possibilità. È in questi momenti che ci si deve affidare all’istinto e seguire quella che è la propria strada, senza troppi “se” e “ma”, così da rendere l’esperienza unica e priva rimpianti. Tappe percorse: - Riomaggiore - Santuario di Nostra Signora di Montenero - Vernazza (con i suoi terrazzamenti) - Monterosso (con il suo gigante) - Punta Mesco - Levanto - Santuario di Santa Maria di Soviore

Colpiscono i paesaggi, le piccole città, i santuari, la pasta d’asporto al posto dei McDonald’s, le

curiosità, l’essenza della comunità, ma anche la grande affluenza di turisti da ogni parte del

mondo. Se desiderate la Natura selvaggia, la wilderness tanto amata da Henry David Thoreau, le

Cinque Terre non fanno propriamente per voi. Ma se cercate un luogo dove l’uomo ha saputo

armonizzarsi alla perfezione con la Terra, allora non vi resta che mettervi in cammino.


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